Guerin Sportivo - Gennaio 2018
Nel nostro Paese, grazie al lavoro della F.I.Bi.S., la
Federazione Italiana Biliardo Sportivo presieduta da Andrea Mancino, i
tesserati nel 2016-17 sono stati 20.579, mentre i club affiliati 869: numeri
importanti che testimoniano soprattutto la diffusione della Stecca che ha
contribuito per oltre la metà della “torta” (13.223 tesserati dei quali 12.990
uomini e 233 donne, 13.045 adulti e 178 juniores), ma parecchio amate soprattutto
in Emilia Romagna sono anche le Boccette (5.769 tesserati: 5.706 uomini e 63
donne, 5.762 adulti e 7 juniores).
A seguire ma decisamente staccate le altre
discipline: il Pool (808 tesserati: 735 uomini e 73 donne, 766 adulti e 42
juniores), il Pool 8/15 (459 tesserati: 445 uomini e 14 donne, 414 adulti e 15 juniors.
Andrea Mancino è presidente della F.I.Bi.S. dal 2005 e
con il suo lavoro nel corso degli anni ha portato a una grande crescita il
biliardo in Italia.
Nominato presidente della Commissione Fiscale del Coni, è lui che ci ha parlato del presente e del futuro della “sua” F.I.Bi.S. «La nostra - ha iniziato con orgoglio Mancino - è una Federazione in continua evoluzione.
Nominato presidente della Commissione Fiscale del Coni, è lui che ci ha parlato del presente e del futuro della “sua” F.I.Bi.S. «La nostra - ha iniziato con orgoglio Mancino - è una Federazione in continua evoluzione.
Lo sviluppo in questi anni è stato costante e per questo sta
maturando sempre più la consapevolezza della nostra forza.
Nonostante questo non ci sediamo sugli allori e guardiamo
avanti verso nuovi obiettivi. Dal mio insediamento è stato portato avanti un
progetto per lo sviluppo e la diffusione del biliardo fra i giovani.
A mio avviso si tratta di un tassello molto importante
poiché ha permesso a tanti ragazzi di avvicinarsi a questo sport.
In tal senso il successo crescente del progetto Biliardo&Scuola
ci ripaga dei grossi sforzi economici e organizzativi fatti fino a oggi e ci proietta in una dimensione
moderna e rivolta al futuro.
Oggi per esempio possiamo vantare non solo un numero considerevole
di scuole che hanno aderito al progetto, ma anche un certo numero di tesserati juniores.
Il biliardo insomma è uscito da quei cliché che lo inquadravano come
un’attività da bar o da sale fumose ed è diventato uno sport a tutti gli effetti.
La ricetta per crescere in fondo è semplice: mi piace considerare
la Federazione come una grande famiglia dove tutti si devono sentire
importanti.
Un rapporto paritario dove si contribuisce, all’unisono,
allo sviluppo di uno sport affascinante e nobile come il biliardo.
I risultati ottenuti negli anni rivelano proprio la reale
applicazione di questo concetto e sono sicuro che continuando su questa strada
si raggiungeranno ulteriori traguardi.
A parlare d’altronde sono soprattutto i numeri che ci
hanno visto autentici dominatori dal punto di vista sportivo nelle competizioni
disputate in tutto il mondo.
Una leadership consolidata anche dai consensi arrivati
dagli Enti istituzionali e dagli appassionati di biliardo che ci hanno premiato
per il lavoro svolto con un sostegno davvero esemplare».
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